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Stiamo barcollando come ubriachi?


Israeli Bar Avaddhon

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Svegliatevi, ubriaconi, e piangete; e urlate, voi tutti bevitori di vino, a causa del vino dolce, poiché è stato stroncato dalle vostre bocche. Poiché una nazione è salita nel mio paese, potente e senza numero. I suoi denti sono i denti di un leone, e ha le mascelle di un leone” - Gioele 1:5, 6

 
La nazione descritta come potente e senza numero la quale ha i denti di un leone e le mascelle di un leone ci ricorda qualcosa?
Certo!
Una descrizione molto simile viene fatta nel libro di Rivelazione in riferimento alla quinta tromba, ovvero il primo guaio.
In questo guaio si parla di locuste che oscurano il sole (e quindi sono davvero senza numero) e di queste si dice che “i loro denti erano come quelli dei leoni” - Rivelazione 9:8
Anche della sesta tromba, la quale coincide con il secondo guaio, si parla di un esercito di “due miriadi di miriadi” e si dice che “le teste dei cavalli erano come teste di leoni” - Rivelazione 9:17
Abbiamo visto in vari articoli precedenti che il cavallo è un simbolo appropriato per indicare la guerra – Proverbi 21:31; Geremia 8:6; Zaccaria 9:10
Il confronto tra queste scritture dovrebbe venire spontaneo e il significato chiaro.
Come abbiamo potuto credere che queste scritture indicassero lÂ’opera di predicazione?
Ovviamente ognuno è libero di credere a quello che vuole ma la Bibbia ci incoraggia ad uscire dal nostro stato di ebbrezza.
Non è raro sentire i nostri fratelli dire che Geova non permetterebbe un’altra guerra mondiale e che non colpirebbe mai il Suo popolo – confronta Isaia 28:14-19
In realtà la nazione potente e senza numero è il re del nord descritto in moltissime scritture – vedi ad esempio Daniele 11:40, 41
La nostra parte emotiva, la quale preferirebbe credere che Rivelazione e Gioele stiano parlando dell’opera di predicazione, non cambierà le cose e ci metterà in una posizione pericolosa.
Al contrario, comprendere quello che sta per succedere ci permette di chiedere aiuto all’unica Persona che è davvero in grado di proteggerci – Proverbi 18:10
 
Siamo forse ubriachi? Potremmo risvegliarci in una realtà inaspettata?
 
“Ha posto la mia vite come oggetto di stupore, e il mio fico come un ceppo. L’ha positivamente spogliato e [lo] ha gettato via. I suoi ramoscelli son divenuti bianchi. Fa lamento, come una vergine cinta di sacco sul proprietario della sua giovinezza” - Gioele 1:7, 8
 

 
Leggiamo attentamente Gioele 1:7, 8.
Come abbiamo potuto credere che si riferisse alla cristianità?
La scrittura dice “la mia vite”.
La cristianità può essere paragonata alla vite di Geova?

 
“Offerta di cereali e libazione sono state stroncate dalla casa di Geova; i sacerdoti, i ministri di Geova, hanno fatto cordoglio. [Il] campo è stato spogliato, [il] terreno è in lutto; poiché [il] grano è stato spogliato, [il] vino nuovo si è seccato, l’olio è venuto meno. Gli agricoltori han provato vergogna; i vignaioli hanno urlato, a causa del frumento e a causa dell’orzo; poiché la messe del campo è perita. La vite stessa si è seccata, e anche il fico è venuto meno. In quanto al melograno, pure alla palma e al melo, tutti gli alberi del campo, si sono seccati; poiché l’esultanza se n’è andata con vergogna dai figli del genere umano” - Gioele 1:9-12

 
Questi versetti descrivono nei particolari le conseguenze dell’attacco di questo popolo senza numero – confronta Rivelazione 6:5, 6
La carestia è una conseguenza della guerra ma queste scritture mettono in risalto anche un altro tipo di carestia.
Se la benedizione di Geova è ciò che rende ricchi, questi versetti fanno comprendere il motivo per cui è arrivata questa carestia – Proverbi 10:22
Geova ha ritirato la benedizione dal Suo popolo e infatti l’attenzione è posta sui “sacerdoti, i ministri di Geova”.
Anche qui: possiamo onestamente applicare questa scrittura ai ministri della cristianità?
Sarebbero essi chiamati “ministri di Geova”?
Questa carestia metterà severamente in luce che buona parte del popolo di Dio, fino ad un attimo prima della guerra, si era rifugiato in una menzogna.
La colpa del popolo di Dio è davvero così grande?
È davvero inevitabile che ciò accada? Cosa possiamo fare, adesso che ancora abbiamo il tempo favorevole, per evitare tale terribile tempesta?

 
“Cingetevi, e battetevi il petto, sacerdoti. Urlate, ministri dell’altare. Venite, passate la notte in sacco, ministri del mio Dio; poiché dalla casa del vostro Dio sono state trattenute l’offerta di cereali e la libazione. Santificate un tempo di digiuno. Convocate un’assemblea solenne. Raccogliete [gli] anziani, tutti gli abitanti del paese, presso la casa di Geova vostro Dio, e chiedete aiuto a Geova” - Gioele 1:13, 14

 
Come trattato anche in un articolo precedente, dobbiamo chiedere perdono e aiuto a Geova.
Se Geova, all’ultimo momento, non distrusse i malvagi niniviti a motivo del loro pentimento, quanto più possiamo sperare che Geova si rammarichi della calamità che ha pensato di mandare contro il Suo stesso popolo! - Giona 3:10; 4:11
Per scampare da questa calamità prossima a venire, però, dovremmo “vestirci di sacco” e mostrare vero pentimento.
Dovremmo veramente strapparci il cuore e supplicare intensamente il nostro amorevole Padre – Luca 21:36
L’invito è rivolto a tutti ma in particolare ai sacerdoti, ai “ministri dell’altare”.
Tutto il popolo di Dio, attraverso questi ministri, è incoraggiato a convocare un’assemblea solenne per fare pubblica ammenda dei propri errori e chiedere sinceramente perdono.
Chiunque è in grado di comprendere queste informazioni è caldamente incoraggiato a coinvolgere altri, soprattutto ai “piani alti”, ad organizzare questa assemblea in segno di pentimento.
In particolare coloro che hanno una certa autorità sono invitati a valutare attentamente queste informazioni.

 
“Ohimè per il giorno; perché il giorno di Geova è vicino, e verrà come una spoliazione dall’Onnipotente! Non è stato il cibo stesso stroncato davanti ai nostri medesimi occhi, l’allegrezza e la gioia dalla casa del nostro Dio? I fichi secchi si sono raggrinziti sotto le loro pale. I depositi sono stati resi desolati. I granai sono stati demoliti, poiché [il] grano si è seccato. Oh come ha sospirato l’animale domestico! [Come] hanno vagato nella confusione i branchi di bovini! Poiché per loro non c’è pascolo. Anche ai branchi delle pecore è stata fatta portare la colpa” - Gioele 1:15-18

 
Avete avuto lÂ’avvisaglia di una crisi in seno popolo di Dio?
Questa situazione non potrà che peggiorare perché “il giorno di Geova è vicino, e verrà come una spoliazione dall’Onnipotente”.
Se comprendiamo che queste profezie sono a venire, a cosa serve costruire interi blog e siti per lamentarsi delle cose che non vanno?
Queste cose le conoscono anche coloro che fanno finta di non capire.
A cosa serve anche “proporre questo o quello” nel tentativo di migliorare le cose in campo organizzativo o burocratico?
EÂ’ la Bibbia a dirci cosa fare.
Una solenne assemblea dove chiedere perdono e dove l’unica risoluzione da prendere sia quella di attenerci maggiormente alla Bibbia – Matteo 15:5, 6
Con lo stesso zelo con cui qualcuno ha aperto blog e parlato ad altri in piena coscienza delle “cose che non vanno”, si dovrebbero aprire blog o modificare quelli già esistenti per fare quello che Geova ci dice.
Se crediamo che la Bibbia è davvero la Parola di Dio smettiamo di perdere tempo e concentrimoci sulla profezia – 1 Tessalonicesi 5:19-21
Il giorno di Geova è vicino e il giudizio inizierà dalla Sua casa – 1 Pietro 4:17

 
“Te, o Geova, invocherò; poiché il fuoco stesso ha divorato i pascoli del deserto e una medesima fiamma ha consumato tutti gli alberi del campo. Anche le bestie del campo continuano ad anelare a te, perché i canali d’acqua si sono seccati, e il fuoco stesso ha divorato i pascoli del deserto” - Gioele 1:19, 20

 
Possiamo e dobbiamo sperare, fino all’ultimo momento, che i “ministri dell’altare” accolgano l’invito di Geova attraverso le parole di Gioele.
A questo scopo cerchiamo di fare la nostra parte.
Abbiamo visto chi rappresentano “gli alberi” nell’articolo intitolato “Si avvicina la tempesta”; facciamo le nostre valutazioni.
Comunque andrà questo appello, ognuno di noi singolarmente può invocare Geova.
Non possiamo decidere per gli altri ma per noi stessi, e forse per la nostra famiglia, sì – confronta Giosuè 24:15
Prendiamo a cuore l’esempio che ci hanno lasciato profeti come Daniele, Geremia, Isaia e altri e comprendiamo che nessuno di noi è davvero innocente – Geremia 3:25; Daniele 9:4, 5
Se siamo convinti d’essere completamente innocenti dell’attuale situazione che sta investendo il popolo di Dio, ci stiamo ingannando – Geremia 17:9
Questo non è il momento di fissarci su interpretazioni comode* (vedi nota il calce) ma di accertarci davvero della volontà di Dio.

 
“Suonate il corno in Sion, ed emettete un grido di guerra sul mio santo monte. Si agitino tutti gli abitanti del paese; poiché il giorno di Geova viene, poiché è vicino! È un giorno di tenebre e di caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, come la luce dell’aurora diffusa sui monti” - Gioele 2:1, 2a

 
Il capitolo due ripete sostanzialmente ciò che è scritto nel primo capitolo e questo fa comprendere che tale guerra è sicura e colpirà il popolo di Dio se esso non correrà ai ripari.
Rileggendo questi versetti, c’è davvero molto da interpretare?

 
“C’è un popolo numeroso e potente; non se n’è fatto esistere uno come questo dal passato indefinito, e dopo di lui non ce ne sarà più negli anni di generazione in generazione. Davanti a lui un fuoco ha divorato, e dietro di lui una fiamma consuma. Davanti a lui il paese è come il giardino di Eden; ma dietro di lui è un deserto desolato, e da lui pure non c’è nulla che scampi. “Il suo aspetto è come l’aspetto dei cavalli, e come i destrieri è il modo in cui continuano a correre. Continuano a saltare come col suono di carri sulle cime dei monti, come col suono di un fuoco fiammeggiante che divora la stoppia. È come un popolo potente schierato in ordine di battaglia. A causa di lui, i popoli saranno in penosi dolori. In quanto a tutte le facce, certamente raccoglieranno un ardore [di eccitazione]. “Corrono come uomini potenti. Scalano le mura come uomini di guerra. E vanno ciascuno nelle sue proprie vie, e non mutano i loro sentieri. E non si spingono l’un l’altro. Come l’uomo robusto nella sua corsa, continuano ad andare; e se qualcuno cade anche fra i dardi, gli [altri] non interrompono la marcia. “Si precipitano nella città. Corrono sulle mura. Salgono nelle case. Entrano per le finestre come il ladro. Davanti a lui [il] paese si è agitato, cieli han sobbalzato. Il sole e la luna stessi si sono oscurati, e le medesime stelle hanno ritirato il loro fulgore” - Gioele 2:2-10

 
Isoliamo dunque alcune espressioni e vediamo se possiamo applicare queste scritture esclusivamente a quello che è già stato, cioè al passato.
Intanto il secondo versetto parla di un esercito così numeroso che “ non se n’è fatto esistere uno come questo dal passato indefinito, e dopo di lui non ce ne sarà più negli anni di generazione in generazione” - confronta Rivelazione 9:16
Se questa profezia si è adempiuta nel passato, dovremmo trovare un esercito così numeroso mai più eguagliato nella storia il quale non sarà mai più eguagliato nel futuro.
Questo non è possibile perché man mano che il tempo passa gli esseri umani aumentano e, di conseguenza, aumentano gli eserciti.
“Davanti a lui un fuoco ha divorato, e dietro di lui una fiamma consuma” ci riporta inevitabilmente all’esercito di Rivelazione dove, al capitolo 9 versetto 19 si dice “Poiché l’autorità dei cavalli è nella loro bocca e nelle loro code; poiché le loro code sono simili a serpenti e hanno teste, e con queste danneggiano”.
Anche non menzionando esplicitamente il fuoco si comprende che questo esercito di cavalleria danneggia sia davanti (la bocca) che dietro (la coda) e distrugge tutto ovunque passa.
Il parallelo, anche qui, è evidente.
Gli ultimi versetti, infine, ricordano ciò che viene descritto in Daniele 11:40
Ed è superfluo ricordare che il versetto 10 rimarca le parole del Signore quando Egli parlò del tempo della fine – Marco 13:24, 25
Gioele sta dunque parlando del passato o del futuro?
Se sta parlando del futuro, chi sono gli ubriaconi del gregge?
A chi è rivolta la condanna? Ci sono altri ministri di Geova?
Verso chi si abbatterà questa calamità?
Noi che parte abbiamo in tutto questo?

 
“E Geova stesso certamente emetterà la sua voce davanti alle sue forze militari, poiché il suo accampamento è molto numeroso. Poiché colui che esegue la sua parola è potente; poiché il giorno di Geova è grande e assai tremendo, e chi lo può sostenere?” - Gioele 2:11

 
Come è facile immaginare l’intendimento secondo cui sia Geova stesso a soffiare sulla prossima guerra tra re del nord e re del sud, è stata oggetto di critiche.
In fondo lo stesso libro “Rivelazione il suo culmine” non collega affatto il cavaliere del cavallo rosso con la volontà di Dio. Lì si parla della condizione dell’umanità e che il cavallo bianco “fermerà la cavalcata del cavallo rosso”.
Ovviamente non si tiene in conto il fatto che siano proprio le creature viventi a chiamare sia il cavaliere sul cavallo bianco che i successivi – vedi Rivelazione 6:1, 3, 5, 7
E non si tiene minimamente in conto il fatto che Geova in passato abbia utilizzato proprio le guerre umane per adempiere il Suo proposito e per punire il Suo stesso popolo.
Abbiamo visto che questo concetto è ripetuto anche in Zaccaria (vedi i due articoli dedicati a Zaccaria) ma possiamo riflettere anche sulle parole di Gioele 2:11
In riferimento a questo esercito senza numero Egli lo chiama “il mio accampamento” - confronta Isaia 45:1
Il versetto conclude con le parole “poiché il giorno di Geova è grande e assai tremendo, e chi lo può sostenere?” - confronta Rivelazione 6:17

 
“E anche ora”, è l’espressione di Geova, “tornate a me con tutto il vostro cuore, e con digiuno e con pianto e con lamento. E strappatevi il cuore, e non le vesti; e tornate a Geova vostro Dio, poiché egli è clemente e misericordioso, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità, e certamente proverà rammarico a causa della calamità. Chi sa se si volgerà e in effetti proverà rammarico e lascerà rimanere dopo di esso una benedizione, un’offerta di cereali e una libazione per Geova vostro Dio?” - Gioele 2:12-14

 
Di nuovo lÂ’Iddio Onnipotente incoraggia, attraverso le parole di Gioele, a tornare a Lui strappandosi il cuore, con digiuno e supplicazione.
Siamo ancora in tempo per evitare la tempesta.
Il popolo di Dio in generale ed in particolare coloro i quali hanno incarichi di responsabilità ascolteranno questo appello? - Giacomo 3:1
LÂ’appello viene dalla Parola di Dio, non da questo blog.
I versetti successivi ci dicono in cosa dovrebbe consistere la solenne assemblea.

 
“Suonate il corno in Sion. Santificate un tempo di digiuno. Convocate un’assemblea solenne. Raccogliete [il] popolo. Santificate la congregazione. Radunate vecchi. Raccogliete i fanciulli e quelli che succhiano le mammelle. Esca [lo] sposo dalla sua stanza interna, e [la] sposa dalla sua camera nuziale. “Fra il portico e l’altare i sacerdoti, i ministri di Geova, piangano e dicano: ‘Prova commiserazione, o Geova, per il tuo popolo, e non fare della tua eredità un biasimo, così che le nazioni dominino su di loro. Perché dovrebbero dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”’ E Geova sarà zelante per il suo paese e mostrerà compassione al suo popolo. E Geova risponderà e dirà al suo popolo: ‘Ecco, vi mando il grano e il vino nuovo e l’olio, e certamente ne sarete sazi; e non farò più di voi un biasimo fra le nazioni. E allontanerò di sopra a voi il settentrionale, e realmente lo disperderò in un paese arido e in una distesa desolata, con la sua faccia al mare orientale e la sua parte posteriore al mare occidentale. E il fetore da lui certamente ascenderà, e il lezzo da lui continuerà ad ascendere; poiché Egli davvero farà una cosa grande in ciò che farà’ - Gioele 2:15-20
 
Non giriamoci attorno. Dobbiamo chiedere perdono a Geova e farlo sentitamente e con spirito contrito 
 
Se l’appello di Gioele verrà accolto, il nostro amorevole Padre ricomincerà a benedirci e allontanerà da noi “il settentrionale” ovvero il re del nord.
La guerra scoppierà comunque ma noi potremo essere “tanti di numero” oppure pochi.
Le nazioni del mondo non devono vedere per forza il nostro biasimo.
I versetti che vanno dal 21 al 27 (leggi) spiegano nei particolari cosa comprenderà la benedizione di Geova.

 
“E dopo ciò deve avvenire che verserò il mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie certamente profetizzeranno. In quanto ai vostri vecchi, sogneranno sogni. In quanto ai vostri giovani, vedranno visioni. E anche sui servi e sulle serve verserò in quei giorni il mio spirito” - Gioele 2:28, 29

 
Arriviamo ad un punto cruciale della visione.
Dopo la guerra tra re del nord e re del sud (la quale terminerà con la vittoria del re del nord), Geova presterà attenzione al Suo popolo in maniera particolare.
Che la guerra abbia lasciato integro il Suo popolo o ne abbia lasciati “pochi di numero” (questo dipenderà in gran parte da quello che il popolo di Geova sceglierà di fare adesso, nel tempo che rimane) alla fine di questo avvenimento Egli verserà il Suo spirito su ogni sorta di carne – confronta Rivelazione 14:7, 8
Questo è esattamente ciò che accadde nel primo secolo durante la Pentecoste infatti l’apostolo Pietro citò questa scrittura – Atti 2:14-18
Come abbiamo visto in un articolo precedente molti avvenimenti del primo secolo sarebbero stati un primo adempimento o simili a quelli descritti nella Rivelazione.
Questo è uno di quelli.
Gli avvenimenti relativi alla vita e al ministero di Cristo si ricollegano a molti avvenimenti riferiti ai due testimoni vestiti di sacco.
Il versamento dello spirito santo sarebbe avvenuto un certo tempo dopo la loro uccisione esattamente come accadde nell’episodio descritto in Atti – confronta Atti 2:22-24 con Rivelazione 14:6, 7
Da questo abbiamo la conferma che un certo periodo dopo la fine della guerra, esattamente secondo l’ordine descritto da Giosuè, l’opera di predicazione avrà un nuovo impulso e ciò avverrà non mediante forza militare (il popolo di Dio, infatti, potrebbe essere enormemente ridimensionato per allora) ma mediante lo Spirito Santo – confronta Zaccaria 4:6
Il re del nord crederà di aver soppresso definitivamente l’opera di predicazione e che ciò sia avvenuto mediante la sua propria potenza – vedi Daniele 8:24
Contro ogni aspettativa, però, questo “esercito senza numero” dovrà rendersi conto che non è stato proprio così.
Anche se Geova ha utilizzato questa potenza per adempiere parte del Suo proposito e per disciplinare il Suo popolo, essi non sono il popolo di Dio esattamente come non lo era la media-persia al comando di Ciro.
Il popolo di Dio, dunque, ricomincerà a predicare e farà questo grazie allo Spirito Santo - confronta Daniele 11:34, 35
Quindi Gioele conclude questo capitolo con gli ultimi tre versetti.

 
“E certamente farò portenti nei cieli e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole stesso sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue, prima della venuta del grande e tremendo giorno di Geova. E deve avvenire che chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme saranno gli scampati, proprio come Geova ha detto, e fra i superstiti, che Geova chiama”- Gioele 2:30-32

 
Speriamo di essere tra questi sopravvivendo a quella guerra che è ormai alle porte?
Vogliamo essere tra questi?
Potremo esserlo solo se comprendiamo oggi qual è la volontà di Dio per noi facendo tutto il possibile per mostrare pentimento e convincere altri a farlo.
Smettiamo, dunque, di sprecare energie e tempo in lamentale e in riforme improbabili che non tengono conto della parola profetica – confronta Atti 5:36
Al contrario impegniamoci fin da ora affinché si riesca a convocare questa “assemblea solenne” e in ultima analisi a supplicare personalmente Geova per sfuggire alla calamità.
Non beviamoci ogni cosa che viene dallÂ’alto.
La parola di Dio è chiara.
Non comportiamoci da ubriachi.

 

 
Nota in calce*. “Le interpretazioni comode”sono quelle che dicono che la guerra descritta in Rivelazione è “l’opera di predicazione degli unti”, che i messaggi di condanna riguardano esclusivamente la cristianità, che il popolo di Dio è già stato purificato nel 1919, che non ci sarà nessuna guerra mondiale, che stiamo aspettando solo più Armaghedon e altre.
In base alla scrittura che prevede “un giudizio più severo” verso coloro che hanno incarichi di responsabilità, ognuno dovrebbe valutare attentamente in preghiera se è il caso di rinunciare a certi incarichi e mantenere un “profilo basso” in attesa di quello che sta per succedere.
Questo non impedirà di fare del bene ai nostri fratelli, cosa che siamo tutti incoraggiati a fare.
Ovviamente questa è una decisione personale.
 
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