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Am 2:12 — Come possiamo applicare la lezione che impariamo da questo passo biblico? (w07 1/10 14 par. 8) 2:12. Non dovremmo scoraggiare i pionieri, i sorveglianti viaggianti, i missionari o i membri della famiglia Betel, esortandoli a rinunciare al servizio a tempo pieno per fare una cosiddetta vita normale. Al contrario, dovremmo incoraggiarli a continuare il loro servizio. Am 8:1, 2 — Cosa significava il “paniere di frutti estivi”? (w07 1/10 14 par. 6) 8:1, 2: Cosa significava il “paniere di frutti estivi”? Che il giorno di Geova era vicino. I frutti estivi si raccolgono verso la fine della stagione della mietitura, cioè verso la fine dell’anno agricolo. Quando Geova fece vedere ad Amos “un paniere di frutti estivi” volle dire che la fine di Israele era vicina. Perciò Dio disse ad Amos: “È venuta la fine per il mio popolo Israele. Non lo scuserò più”. Gemme spirituali Amos 1-9 COSA AVETE IMPARATO SU GEOVA DAI CAPITOLI IN PROGRAMMA QUESTA SETTIMANA? *** wp16 n. 5 p. 4 In che modo Dio dà conforto *** L’apostolo Paolo descrive Geova come “l’Iddio di ogni conforto, che ci conforta in tutta la nostra tribolazione” (2 Corinti 1:3, 4). Con queste parole la Bibbia ci assicura che Dio è in grado di aiutare ognuno di noi e che non c’è tragedia che impedisca al nostro Padre celeste di confortarci. Certo, se vogliamo ricevere il conforto di Dio dobbiamo fare qualcosa. Come potrebbe un dottore aiutarci se non prendessimo mai appuntamento per una visita? Il profeta Amos scrisse: “Cammineranno due insieme a meno che non si siano incontrati per appuntamento?” (Amos 3:3). Le Scritture, pertanto, ci esortano: “Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi” (Giacomo 4:8). Perché possiamo essere sicuri che Dio si accosterà a noi? Innanzitutto perché ci assicura più volte che vuole aiutarci. (Vedi il riquadro.) E poi perché abbiamo la convincente testimonianza di persone che, sia nel passato sia nel presente, sono state confortate da Dio. QUALI ALTRE GEMME SPIRITUALI AVETE SCOPERTO NEI CAPITOLI IN PROGRAMMA QUESTA SETTIMANA? *** w13 15/2 p. 8 par. 2 Apprezziamo la nostra eredità spirituale? *** 2 “La capanna [o casa reale] di Davide” era caduta con la detronizzazione del re Sedechia (Amos 9:11). Ma sarebbe stata riedificata grazie a Gesù (discendente di Davide) che avrebbe regnato a tempo indefinito (Ezec. 21:27; Atti 2:29-36). Come fece notare Giacomo in quell’adunanza epocale, la profezia di Amos si stava adempiendo col radunamento di eredi del Regno sia ebrei che gentili. Oggi un rimanente di cristiani unti e milioni di “altre pecore” di Gesù dichiarano insieme la verità della Bibbia quali servitori di Geova (Giov. 10:16). Amos 1-9 (1).pdf
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Os 1:7 — Quand’è che la casa di Giuda fu oggetto di misericordia e fu salvata? (w07 15/9 14 par. 7) 1:7: Quand’è che la casa di Giuda fu oggetto di misericordia e fu salvata? Avvenne nel 732 a.E.V., ai giorni del re Ezechia. A quel tempo Geova pose fine alla minaccia assira contro Gerusalemme facendo sì che un angelo uccidesse 185.000 soldati nemici in una sola notte. (2 Re 19:34, 35) In tal modo Geova liberò Giuda non “mediante arco o mediante spada o mediante guerra, mediante cavalli o mediante cavalieri”, ma mediante un angelo. Os 2:18 — Come si e adempiuto questo versetto in passato e come si adempira in futuro? (w05 15/11 20 par. 16; g05 8/9 12 par. 2) *** w05 15/11 p. 20 par. 16 Le profezie di Osea ci aiutano a camminare con Dio *** 16 Dio adempì anche un’altra promessa: “In quel giorno in effetti concluderò per loro un patto in relazione con la bestia selvaggia del campo e con la creatura volatile dei cieli e con la cosa strisciante del suolo, e romperò l’arco e la spada e la guerra dal paese, e li farò giacere al sicuro”. (Osea 2:18) Il rimanente ebraico che tornò nel proprio paese visse al sicuro, senza dover temere gli animali. Questa profezia si è adempiuta anche nel 1919 E.V., quando il rimanente dell’Israele spirituale è stato liberato da “Babilonia la Grande”, l’impero mondiale della falsa religione. Ora esso dimora al sicuro e vive in un paradiso spirituale insieme ai suoi compagni, che sperano di vivere per sempre sulla terra. Questi veri cristiani non hanno caratteristiche animalesche. — Rivelazione (Apocalisse) 14:8; Isaia 11:6-9; Galati 6:16. *** g05 8/9 p. 12 Quando l’armonia regnerà su tutta la terra *** In effetti sulla terra ci sarà un nuovo tipo di armonia perché Dio insegnerà ai suoi leali sudditi umani a prendersi cura della loro dimora terrestre. Inoltre egli, per così dire, ‘concluderà un patto’ con tutti gli animali predatori, e farà in modo che vivano in pace con gli uomini essendo loro sottomessi. — Osea 2:18; Genesi 1:26-28; Isaia 11:6-8.
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Daniele 1-3.pdf
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Ezechiele 46-48-Italiano.pdf
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Ezechiele 28-31.pdf
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Gemme spirituali Ezechiele 1-5 Ez 1:20, 21, 26-28 — Cosa raffigura il carro celeste? (w07 1/7 11 par. 6) 1:4-28: Cosa raffigura il carro celeste? Il carro rappresenta la parte celeste dell’organizzazione di Geova formata da creature spirituali fedeli. La fonte del suo potere è lo spirito santo di Geova. Colui che guida il carro, e che rappresenta Geova, è circondato da una gloria indescrivibile. La sua calma è rappresentata da un bell’arcobaleno. Ez 4:1-7 — Ezechiele recito davvero la scena che rappresentava l’assedio di Gerusalemme? (w07 1/7 12 par. 4) 4:1-17: Ezechiele recitò davvero la scena che rappresentava l’imminente assedio di Gerusalemme? Dal momento che Ezechiele chiese un altro tipo di combustibile per cuocere il cibo e Geova esaudì la sua richiesta, è evidente che il profeta recitò effettivamente la scena. Ezechiele giacque sul fianco sinistro per i 390 anni di errore del regno delle dieci tribù, periodo che va dall’inizio del regno nel 997 a.E.V. alla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. Giacque sul fianco destro per i 40 anni di peccato di Giuda, periodo che va dal 647 a.E.V., quando Geremia fu costituito profeta, al 607 a.E.V. Nell’intero periodo di 430 giorni Ezechiele visse con una magra razione di cibo e acqua, indicando in modo profetico che durante l’assedio di Gerusalemme ci sarebbe stata una carestia. Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa settimana? *** w16 novembre p. 16 par. 10 Quanto apprezziamo il Libro di Dio? *** 10 La Bibbia ci fa conoscere la parte celeste dell’organizzazione di Geova. In una visione ricevuta dal profeta Ezechiele, ad esempio, viene rappresentata da un carro celeste (Ezec. 1:4-28). Questo carro è guidato da Geova e si dirige dove il Suo spirito lo conduce. A sua volta la parte celeste dell’organizzazione influisce su quella terrena. Non c’è dubbio che il carro sia in movimento! Pensiamo a tutti i cambiamenti organizzativi che ci sono stati nell’ultimo decennio, e non dimentichiamo che a volerli è stato Geova. Dato che tra poco Cristo e i suoi santi angeli distruggeranno questo mondo malvagio, il carro celeste si dirige rapidamente verso la rivendicazione della sovranità di Geova e la santificazione del suo nome. Quali altre gemme spirituali avete scoperto nei capitoli in programma questa settimana? *** w16 marzo p. 27 Imitiamo lo spirito dei profeti *** Ezechiele sapeva perché era stato mandato come profeta. Infatti quando Dio lo aveva inviato agli israeliti gli aveva detto: “Sia che odano o che se ne astengano […] certamente sapranno che un profeta stesso è stato in mezzo a loro” (Ezec. 2:5). Ezechiele tenne a mente lo scopo del suo incarico e fu quindi disposto a inscenare questo assedio simbolico di Gerusalemme. Si dimostrò un vero profeta. Un giorno, a lui e ai suoi compagni esiliati arrivò una notizia: “La città è stata abbattuta!” A quel punto gli israeliti dovettero riconoscere che un profeta era stato in mezzo a loro (Ezec. 33:21, 33). Oggi noi avvertiamo le persone che l’intero sistema di cose di Satana sarà presto distrutto. Anche se potremmo essere fisicamente stanchi, impieghiamo le nostre energie per predicare la Parola di Dio, fare visite ulteriori e condurre studi biblici. Man mano che le profezie riguardanti la fine di questo sistema si adempiono, ognuno di noi prova la soddisfazione di essere uno strumento “per mezzo del quale vengono fatti conoscere la volontà e il proposito di Dio”. Ezechiele 1-5.pdf
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Gemme spirituali Geremia 44-48 Ger 48:13 — Perché i moabiti ‘si sarebbero vergognati di Chemos’? (it-1 468) CHEMOS (Chèmos). Principale divinità dei moabiti, che sono chiamati “il popolo di Chemos”. (Nu 21:29; Ger 48:46) Alcuni studiosi identificano questa divinità col Baal di Peor per via della relazione di quest’ultimo con i moabiti. (Nu 25:1-3) Anche se non era una consuetudine, è probabile che almeno in casi di estrema tensione bambini fossero immolati a Chemos. — 2Re 3:26, 27…….. ……. A quanto pare l’adorazione di Chemos fu introdotta in Israele durante il regno di Salomone. Senza dubbio sotto l’influenza delle mogli moabite, Salomone edificò un alto luogo a Chemos “sul monte che era di fronte a Gerusalemme”. (1Re 11:1, 7, 8, 33) Durante l’estesa riforma religiosa di Giosia, oltre tre secoli più tardi, questo alto luogo fu reso non idoneo all’adorazione. — 2Re 23:13. Nel predire la calamità di Moab, il profeta Geremia indicò che Chemos, il dio principale di quella nazione, come pure i suoi sacerdoti e principi sarebbero andati in esilio. I moabiti si sarebbero vergognati del loro dio a motivo della sua impotenza, come gli israeliti del regno delle dieci tribù si erano vergognati di Betel, probabilmente a motivo dell’adorazione del vitello. — Ger 48:7, 13, 46. Ger 48:42 — Perché la dichiarazione di Geova contro Moab rafforza la nostra fede? (it-2 305 par. 4) Non si può negare l’accurato adempimento delle profezie relative a Moab. Molti secoli fa i moabiti cessarono di esistere come popolo. (Ger 48:42) Oggi quelle che si pensa fossero città moabite come Nebo, Esbon, Aroer, Bet-Gamul e Baal-Meon non sono che rovine. Molti altri luoghi sono ora sconosciuti. Geremia 44-48.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 39-43 Ger 42:1-3; 43:2, 4 — Cosa possiamo imparare dall’errore di Ioanan? (w03 1/5 10 par. 10) 10 Dopo che Gerusalemme era stata distrutta e che l’esercito babilonese era partito portando gli ebrei in esilio, Ioanan si preparò a condurre in Egitto il gruppetto di ebrei rimasti in Giuda. Avevano già fatto i loro piani, ma prima di partire chiesero a Geremia di pregare per loro e di chiedere la guida di Geova. Tuttavia, quando non ricevettero la risposta che volevano, tirarono dritto e fecero come avevano stabilito. (Geremia 41:16–43:7) Vedete in questi avvenimenti lezioni da cui potete trarre beneficio, così che quando cercherete la faccia di Geova egli si lascerà trovare da voi? Ger 43:5-7 — In che modo gli avvenimenti descritti in questi versetti ci aiutano a capire quando iniziarono i 70 anni di desolazione? (it-1 623 par. 6) L’assedio finale di Gerusalemme ebbe inizio nel 9° anno di Sedechia (609 a.E.V.) e la città cadde nell’11° anno (607 a.E.V.), corrispondente al 19° anno dell’effettivo regno di Nabucodonosor (contando dal 625, suo anno di accessione). (2Re 25:1-8) Nel quinto mese di quell’anno (il mese di ab, corrispondente a luglio-agosto) la città fu incendiata, le mura vennero abbattute e la maggioranza della popolazione fu portata in esilio. Tuttavia “alcuni della gente misera del paese” ebbero il permesso di rimanere, cosa che fecero fino all’assassinio di Ghedalia, il governatore nominato da Nabucodonosor, dopo di che fuggirono in Egitto lasciando infine Giuda nella completa desolazione. (2Re 25:9-12, 22-26) Ciò avvenne nel settimo mese, etanim (o tishri, corrispondente a settembre-ottobre). Quindi i 70 anni di desolazione dovettero iniziare verso il 1° ottobre del 607 a.E.V. e terminarono nel 537 a.E.V. Nel settimo mese di quest’ultimo anno i primi ebrei rimpatriati giunsero in Giuda, esattamente 70 anni dopo l’inizio della completa desolazione del paese. — 2Cr 36:21-23; Esd 3:1. Geremia 39-43.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 35-38 Ger 35:19 — Perché i recabiti vennero benedetti? (it-2 714-715) RECABITI Discendenti di Recab il chenita tramite Gionadab. — Ger 35:6; 1Cr 2:55. Sembra che all’epoca di Gionadab almeno alcuni recabiti vivessero nel regno settentrionale, poiché fu là che Gionadab si unì a Ieu (che regnò dal 904 ca. all’877 a.E.V.) nel combattere l’adorazione di Baal e “tutti quelli della casa di Acab che erano restati a Samaria”. (2Re 10:15-17) Gionadab impose alla sua famiglia (non si sa se prima o dopo l’esperienza con Ieu) di vivere in tende, di non seminare seme né piantare vigne e di non bere vino, perché erano residenti forestieri nel paese. — Ger 35:6-10. Geova si compiacque della rispettosa ubbidienza che mostrarono. La loro incrollabile ubbidienza a un padre terreno era in netto contrasto con la disubbidienza dei giudei al loro Creatore. (Ger 35:12-16) Dio ricompensò i recabiti promettendo loro: “Non sarà stroncato da Gionadab figlio di Recab un uomo che stia sempre dinanzi a me”. — Ger 35:19. Ger 37:21 — In che modo Geova si prese cura di Geremia, e come questo può incoraggiarci nei periodi difficili? (w98 15/1 18 parr. 16-17; w95 1/8 5 parr. 7-8) *** w98 15/1 p. 18 parr. 16-17 Continuate a camminare con Dio *** 16 Amorevolmente Geova ci parla del sollievo che si proverà sotto il Regno messianico. (Salmo 72:1-4, 16; Isaia 25:7, 8) Ci aiuta anche a far fronte alle pressioni della vita d’ora dandoci consigli su come tenere al primo posto le cose più importanti. (Matteo 4:4; 6:25-34) Avendo fatto mettere per iscritto come ha aiutato i suoi servitori in passato, Geova ci rassicura. (Geremia 37:21; Giacomo 5:11) Ci rafforza facendoci avere la consapevolezza che il suo amore per i suoi leali servitori resta immutato, qualunque avversità si abbatta su di loro. (Romani 8:35-39) A chi ripone la sua fiducia in Lui, Geova dichiara: “Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò”. — Ebrei 13:5. *** w95 1/8 p. 5 Ci attendono tempi migliori *** In seguito, quando il re di Babilonia assediò l’apostata Gerusalemme, la popolazione dovette “mangiare pane a peso e con ansiosa cura”. (Ezechiele 4:16) La situazione si fece così disperata che alcune donne mangiarono i propri figli. (Lamentazioni 2:20) Eppure, benché il profeta Geremia fosse in prigione a motivo della sua predicazione, Geova fece sì che ‘gli si desse ogni giorno un pane rotondo dalla via dei fornai, finché tutto il pane si esaurì nella città’. — Geremia 37:21. Geova dimenticò forse Geremia quando la provvista di pane si esaurì? Evidentemente no, perché quando la città cadde in mano ai babilonesi a Geremia fu data ‘una razione di cibo e un regalo e fu lasciato andare’. — Geremia 40:5, 6; vedi anche Salmo 37:25. Geremia 35-38.pdf
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Gemme spirituali Geremia 32-34 Ger 33:15 — Chi e il “germoglio” di Davide? (jr 173 par. 10) 10 Geremia rappresentò il Messia che doveva venire come il “germoglio” di Davide. Era un paragone azzeccato. Proprio mentre Geremia prestava servizio come profeta, l’‘albero’ della famiglia reale di Davide fu tagliato. Il ceppo però non era morto. A suo tempo dalla linea di discendenza del re Davide nacque Gesù, che poté essere chiamato “Geova è la nostra giustizia”, a sottolineare il profondo interesse di Dio per questa qualità. (Leggi Geremia 23:5, 6). Geova permise che il suo Figlio unigenito soffrisse e morisse sulla terra. Poi, in armonia con la giustizia, poté applicare il valore del sacrificio di riscatto del “germoglio” di Davide come base per il perdono. (Ger. 33:15) Questo diede la possibilità a esseri umani imperfetti di essere “dichiarati giusti per la vita” e unti con lo spirito santo, diventando così contraenti del nuovo patto. Come vedremo, il profondo interesse che Dio prova per la giustizia è ulteriormente dimostrato dal fatto che altri, pur non essendo direttamente nel nuovo patto, hanno la possibilità di trarne beneficio, e si avvalgono di questa possibilità. — Rom. 5:18. Ger 33:23, 24 — Di quali “due famiglie” si parla qui? (w07 15/3 11 par. 4) 33:23, 24: Cosa sono “le due famiglie” di cui si parla qui? Una è la famiglia reale che passava per la linea di discendenza del re Davide e l’altra è la famiglia sacerdotale dei discendenti di Aaronne. Quando Gerusalemme e il tempio di Geova furono distrutti, sembrò che egli avesse rigettato queste due famiglie e che non avrebbe più avuto un regno sulla terra né avrebbe fatto in modo che la sua adorazione venisse ristabilita. Geremia 32-34.pdf
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Gemme spirituali Geremia 29-31 Ger 29:4, 7 — Perché agli ebrei esiliati fu ordinato di ‘cercare la pace’ di Babilonia, e come possiamo applicare questo principio? (w96 1/5 11 par. 5) 5 Secoli dopo, il fedele profeta Geremia fu ispirato da Geova a dire agli ebrei esiliati di sottomettersi. Si dovevano sottomettere ai governanti durante l’esilio a Babilonia e addirittura di pregare per la pace di quella città. Nella lettera che inviò loro scrisse: “Questo è ciò che ha detto Geova degli eserciti, l’Iddio d’Israele, a tutti gli esiliati, . . . ‘Cercate anche la pace della città alla quale vi ho fatto andare in esilio,…….’”. (Geremia 29:4, 7) I servitori di Geova hanno sempre motivo di ‘cercare la pace’ per se stessi e per la nazione in cui vivono, in modo da avere la libertà di adorare Geova. — 1 Pietro 3:11. Ger 29:10 — Come dimostra questo versetto l’accuratezza della profezia biblica? (g 6/12 14 parr. 1-2) Adempimento. Dopo un esilio di 70 anni, dal 607 al 537 a.E.V., Ciro, re di Persia, liberò gli ebrei dalla prigionia e permise loro di tornare in patria per ricostruire il tempio di Gerusalemme. — Esdra 1:2-4. Cosa dice la storia. ● La prigionia degli israeliti a Babilonia durò effettivamente 70 anni come predetto nella Bibbia? Ephraim Stern, uno dei maggiori archeologi israeliani, a proposito dei territori dell’antico popolo di Israele ha osservato: “Dal 604 al 538 a.E.V. c’è un vuoto archeologico, non si trova più nessuna prova indicante che la zona fosse abitata. In tutto quel periodo, delle città rase al suolo dai babilonesi non ne fu ripopolata nemmeno una”. Questo intervallo di tempo durante il quale nessuno tornò ad abitare nei territori conquistati si colloca proprio nel periodo dell’esilio degli ebrei a Babilonia durato dal 607 al 537 a.E.V. — 2 Cronache 36:20, 21. Geremia 29-31.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 25-28 Ger 27:2, 3 — Probabilmente perché a Gerusalemme c’erano messaggeri provenienti da varie nazioni, e perché Geremia fece dei gioghi per loro? (jr 27 par. 21) 21 Evidentemente all’inizio del regno di Sedechia giunsero a Gerusalemme messaggeri dei re di Edom, Moab, Ammon, Tiro e Sidone. Forse il loro intento era indurre Sedechia a unirsi a una coalizione contro Nabucodonosor. Geremia però esortò Sedechia a essere sottomesso a Babilonia. In armonia con questo, presentò ai messaggeri dei gioghi per simboleggiare il fatto che anche le rispettive nazioni avrebbero dovuto servire i babilonesi. (Ger. 27:1-3, 14) Ger 28:11 — In che modo Geremia mostro buon senso quando affronto l’opposizione di Hanania, e cosa possiamo imparare dal suo esempio? (jr 187-188 parr. 11-12) 11 È bene ricordare che Geremia non era un fanatico. Dinanzi agli oppositori usava buon senso. Sapeva quando farsi da parte. Per esempio, ripensiamo a quello che gli accadde con Hanania. Dopo che quel falso profeta aveva pubblicamente contraddetto la parola profetica di Geova, Geremia lo corresse, spiegando anche come riconoscere un vero profeta. Geremia portava un giogo di legno per rappresentare la sottomissione al giogo di Babilonia, ma Hanania reagì con violenza rompendo il giogo. Chissà cos’altro avrebbe potuto fare! Come reagì allora Geremia? Leggiamo: “Il profeta se ne andava”. Proprio così, Geremia lasciò la scena. In seguito, su indicazione divina, tornò da Hanania e gli dichiarò quello che Geova aveva in serbo: l’asservimento al re di Babilonia per gli ebrei e la morte per Hanania. — Ger. 28:1-17. 12 Questo racconto ispirato ci fa capire chiaramente che nell’opera di predicazione ci vogliono sia intrepidezza che buon senso. Se a una porta qualcuno rifiuta di ascoltare i nostri ragionamenti scritturali e si adira, arrivando perfino a minacciarci, possiamo congedarci con gentilezza e passare alla porta successiva. Non c’è alcun bisogno di fare accese discussioni in merito alla buona notizia del Regno. ‘Mantenendoci a freno nel male’ lasciamo aperto uno spiraglio perché il padrone di casa possa essere aiutato in un momento più propizio. — Leggi 2 Timoteo 2:23-25; Prov. 17:14. Geremia 25-28.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 22-24 Ger 22:30 — Perché questo decreto non annullo il diritto di Gesù ad ascendere al trono di Davide? (w07 15/3 10 par. 9) 22:30: Questo decreto annullò forse il diritto di Gesù Cristo ad ascendere al trono di Davide? (Matteo 1:1, 11) No. Il decreto impediva a qualsiasi discendente di Ioiachin di ‘sedersi sul trono di Davide in Giuda’. Gesù doveva regnare in cielo, non su un trono in Giuda. Ger 23:33 — Cos’e “il peso di Geova”? (w07 15/3 11 par. 1) 23:33: Cos’è “il peso di Geova”? Ai giorni di Geremia le gravose dichiarazioni fatte dal profeta riguardo alla distruzione di Gerusalemme erano un peso per i suoi connazionali. Dal canto loro le persone insensibili erano un tale peso per Geova che egli le avrebbe rigettate. In modo analogo, il messaggio scritturale relativo alla futura distruzione della cristianità è un peso per essa, e coloro che non l’ascoltano sono un peso per Dio. Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa settimana? *** w14 15/12 p. 28 par. 6 Apprezzate ciò che avete ricevuto? *** Poi suo fratello Ioiachim regnò per 11 anni. Anche lui non apprezzò quanto aveva ricevuto dal padre. A causa della sua cattiva condotta, Geremia profetizzò riguardo a lui: “Sarà sepolto con la sepoltura di un asino” (Ger. 22:17-19). Quali altre gemme spirituali avete scoperto nei capitoli in programma questa settimana? *** wp16 n. 3 p. 16 Cosa dice la Bibbia? *** È sbagliato pronunciare il nome di Dio? COME RISPONDERESTE? Sì No Dipende COSA DICE LA BIBBIA “Non ti devi servire del nome di Geova tuo Dio in modo indegno” (Esodo 20:7). È sbagliato usare il nome di Dio solo quando lo si fa in modo irrispettoso (Geremia 29:9). COS’ALTRO POSSIAMO IMPARARE DALLA BIBBIA? Gesù conosceva e usava il nome di Dio (Giovanni 17:25, 26). Dio ci invita a chiamarlo per nome (Salmo 105:1). • I nemici di Dio vorrebbero far dimenticare alle persone il suo nome (Geremia 23:27). Geremia 22-24.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 17-21 Ger 17:9 — Come ci si potrebbe accorgere che il cuore e “ingannevole”? (w01 15/10 25 par. 13) 13 “Il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa ed è difficile da correggere”, avvertì Geremia. (Geremia 17:9) Che il cuore sia ingannevole si può vedere quando scusiamo i nostri errori, minimizziamo le nostre manchevolezze, giustifichiamo gravi difetti della personalità o esageriamo le cose che facciamo. Il cuore imperfetto può anche spingere in due direzioni opposte: le labbra lusinghiere dicono una cosa, le azioni ne dicono un’altra. (Salmo 12:2; Proverbi 23:7) Com’è importante esaminare onestamente quello che esce dal cuore! Ger 20:7 — In che modo Geova uso la sua forza contro Geremia e lo inganno? (w07 15/3 9 par. 6) 20:7: In che modo Geova ‘usò la sua forza’ contro Geremia e lo ingannò? Quando dichiarava i giudizi di Geova, Geremia doveva affrontare apatia, ostilità e persecuzione; quindi può darsi che abbia pensato di non avere la forza di andare avanti. Tuttavia Geova usò la propria forza per controllare tali inclinazioni del profeta, mettendolo in grado di continuare. Così Geova ingannò Geremia impiegandolo per compiere ciò che il profeta stesso pensava di non poter fare. Cosa impariamo su Geova dai capitoli in programma questa settimana? *** w16 marzo p. 27 Imitiamo lo spirito dei profeti *** Lo spirito di Geova ci aiuta a impegnarci con tutte le nostre energie. Può capitare, tuttavia, di essere scoraggiati per la reazione delle persone al nostro messaggio. In questi momenti è utile pensare all’esempio del profeta Geremia. Fu schernito e insultato perché proclamava il messaggio di Dio agli israeliti. Riferendosi a Geova, arrivò al punto di dire: “Non Lo menzionerò, e non parlerò più nel suo nome”. Geremia provava sentimenti simili ai nostri, eppure continuò ad annunciare il messaggio di Dio. Perché? Il profeta stesso aggiunse: “E nel mio cuore ci fu come un fuoco ardente chiuso nelle mie ossa; e mi stancai di contenerlo, e non lo potevo sopportare” (Ger. 20:7-9)……. Geremia 17-21.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Geremia 5-7 Ger 6:16 — Quale esortazione rivolse Geova al suo popolo? (w05 1/11 24 par. 11) 11 Ci stiamo davvero facendo guidare dalla Parola di Dio in maniera così scrupolosa? Ogni tanto è bene fermarsi per fare un onesto autoesame. Ecco un versetto che ci aiuterà a tal fine: “Geova ha detto questo: ‘State fermi nelle vie, e vedete, e chiedete dei sentieri di molto tempo fa, dov’è, ora, la buona via; e camminate in essa, e trovate riposo per le anime vostre’”. (Geremia 6:16) Queste parole forse ci fanno pensare a un viaggiatore che si ferma a un incrocio per chiedere indicazioni sulla via da seguire. In senso spirituale il ribelle popolo di Geova in Israele aveva bisogno di fare qualcosa di simile. Doveva ritrovare la strada e percorrere i “sentieri di molto tempo fa”. “La buona via” era la strada in cui avevano camminato i loro fedeli padri, la via dalla quale la nazione aveva stoltamente deviato. Purtroppo Israele respinse caparbiamente questo amorevole rammemoratore di Geova. Lo stesso versetto aggiunge: “Ma essi dicevano: ‘Non cammineremo’”. Nei tempi moderni, invece, i servitori di Dio hanno reagito a questo consiglio in modo diverso. Ger 6:22, 23 — Perché si poteva dire che un popolo sarebbe venuto “dal paese del nord”? (w88 1/4 13 par. 15) 15 Verso il 632 a.E.V. l’Assiria era stata sconfitta dai caldei e dai medi, e l’Egitto a sud di Giuda era stato ridotto a una potenza secondaria. La vera minaccia per Giuda sarebbe stata un’invasione da nord. Infatti Geremia doveva dare una cattiva notizia ai suoi connazionali: “Ecco, un popolo viene dal paese del nord . . . È un popolo crudele, e non avranno pietà. . . . È schierato in ordine di battaglia come un uomo di guerra contro di te, o figlia di Sion”. La nascente potenza mondiale dell’epoca era Babilonia. Questo sarebbe stato lo strumento impiegato da Geova per punire l’infedele Giuda. — Geremia 6:22, 23; 25:8, 9. Geremia 5-7.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 52-57 Isa 54:1 — Chi e la “donna sterile” menzionata in questa profezia, e chi sono i suoi “figli”? (w0615/3 11 par. 2) Chi rappresentavano dunque Sara, la “donna libera”, e suo figlio Isacco? Paolo indicò che Sara, la “donna sterile”, simboleggiava la moglie di Dio, la parte celeste della sua organizzazione. Questa donna celeste era sterile in quanto prima della venuta di Gesù non aveva “figli” unti con lo spirito sulla terra. (Galati 4:27; Isaia 54:1-6) Tuttavia alla Pentecoste del 33 E.V. fu versato lo spirito santo su un gruppo di uomini e donne che in tal modo nacquero di nuovo come figli di questa donna celeste. I figli di questa organizzazione furono adottati come figli di Dio e divennero coeredi di Gesù Cristo in una relazione basata sul nuovo patto. (Romani 8:15-17) Uno di questi figli, l’apostolo Paolo, poté scrivere: “La Gerusalemme di sopra è libera, ed essa è nostra madre”. — Galati 4:26. Gemme spirituali Isaia 52-57 Isa 57:15 — In che senso Geova “risiede” con quelli che sono “affranti” e “modesti”? (w05 15/10 26 par. 3) 3 La grandezza e la maestà di Geova sono imperscrutabili, eppure “i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui”. (2 Cronache 16:9) E cosa fa Geova quando trova umili adoratori che sono affranti a motivo delle prove che attraversano? In un certo senso “risiede” con loro, mediante il suo spirito santo, “per ravvivare lo spirito dei modesti e per ravvivare il cuore di quelli che sono affranti”. (Isaia 57:15) I suoi adoratori così ravvivati possono quindi ricominciare a servirlo con gioia. Che dimostrazione di umiltà da parte di Dio! Isaia-52-57.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 47-51 Isa 49:6 — Perché si può dire che il Messia è “luce delle nazioni”, visto che svolse il suo ministero terreno solo tra i figli di Israele? (w07 15/1 9 par. 8) 49:6: Perché si può dire che il Messia è “luce delle nazioni”, visto che svolse il suo ministero terreno solo tra i figli di Israele? Si può dire così a motivo di ciò che accadde dopo la morte di Gesù. La Bibbia applica Isaia 49:6 ai suoi discepoli. (Atti 13:46, 47) Oggi i cristiani unti, assistiti da una grande folla di adoratori, prestano servizio come “luce delle nazioni”, illuminando i popoli “fino all’estremità della terra”. — Matteo 24:14; 28:19, 20. Isa 50:1 — Perché Geova chiede agli israeliti: “Dov’e, dunque, il certificato di divorzio di vostra madre”? (it-1 715 parr. 3-4) Divorzio simbolico. Il matrimonio è usato in modo simbolico nelle Scritture. (Isa 54:1, 5, 6; 62:1-6) Si parla simbolicamente anche di divorziare o mandare via la moglie. — Ger 3:8. Il regno di Giuda fu abbattuto e Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V., e gli abitanti del paese furono portati in esilio a Babilonia. Anni prima Geova aveva detto profeticamente agli ebrei che sarebbero andati in esilio: “Dov’è, dunque, il certificato di divorzio di vostra madre, che io mandai via?” (Isa 50:1) La loro “madre”, o organizzazione nazionale, era stata ripudiata per un giusto motivo, non perché Geova avesse infranto il suo patto e intentato un’azione di divorzio, ma per le trasgressioni di lei contro il patto della Legge. Tuttavia un rimanente di israeliti si pentì e pregò che Geova riallacciasse con loro una relazione coniugale nel loro paese. Geova, per amore del suo nome, nel 537 a.E.V., alla fine dei 70 anni di desolazione, fece tornare in patria il suo popolo come promesso. — Sl 137:1-9; vedi MATRIMONIO. Isaia-47-51.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 43-46 Isa 43:10-12 — In che modo gli israeliti sarebbero stati una nazione di testimoni a favore di Geova? (w14 15/11 21-22 parr. 14-16) 14 Gli israeliti adoravano il loro Dio, Geova, mentre le altre nazioni adoravano le proprie divinità. Ai giorni del profeta Isaia, paragonando la situazione mondiale a quella di un processo, Geova sfidò gli dèi delle nazioni a produrre testimoni che attestassero la loro divinità. Dichiarò infatti: “Le nazioni siano radunate tutte insieme in un sol luogo, e si raccolgano i gruppi nazionali. Chi fra [i loro dèi] può annunciare questo? O possono farci udire anche le prime cose? Presentino i loro testimoni, affinché siano dichiarati giusti, o odano e dicano: ‘È la verità!’” (Isa. 43:9). 15 Gli dèi delle nazioni non furono in grado di fornire alcuna prova della loro divinità. Erano semplici idoli muti e incapaci di muoversi a meno che qualcuno non li portasse in giro (Isa. 46:5-7). Geova invece disse al suo popolo Israele: “Voi siete i miei testimoni, […] …….e io sono Dio” (Isa. 43:10-12). Isa 43:25 — Qual e il motivo principale per cui Geova cancella le trasgressioni? (ip-2 60 par. 24) 24 Notate, però, che Geova non mostrerà misericordia a causa del pentimento sincero di Israele; lo farà per amore di se stesso. Sì, ne va di mezzo il suo nome. Se abbandonasse Israele in esilio per sempre, il suo nome sarebbe vituperato dagli osservatori. (Salmo 79:9; Ezechiele 20:8-10) Similmente oggi la salvezza dell’umanità è secondaria rispetto alla santificazione del nome di Geova e alla rivendicazione della sua sovranità. Comunque Geova ama coloro che accettano la sua disciplina senza riserve e lo adorano con spirito e verità. Dimostra il suo amore per loro, siano unti o altre pecore, cancellando le loro trasgressioni mediante il sacrificio di Gesù Cristo. — Giovanni 3:16; 4:23, 24. Isaia-43-46.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 38-42 Isa 38:17 — In che senso Geova getta i nostri peccati dietro di sé? (w03 1/7 17 par. 17) 17 In un toccante canto di gratitudine composto dopo essere stato guarito da una malattia mortale, Ezechia disse a Geova: “Ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati”. (Isaia 38:17) Qui Geova è descritto nell’atto di prendere i peccati di un trasgressore pentito e gettarli dietro di sé dove Egli non li vede né li nota più. Secondo un’opera di consultazione, sarebbe come dire: “Hai reso [i miei peccati] come se non fossero stati commessi”. Non è confortante? Isa 42:3 — Come si adempi questa profezia in Gesù? (w15 15/2 8 par. 13) 13 Le sue parole. La tenerezza di Gesù veniva dal cuore e lo spingeva a parlare con dolcezza ad altri, soprattutto agli oppressi. L’apostolo Matteo applicò a Gesù queste parole di Isaia: “Non romperà la canna schiacciata; e in quanto al lucignolo dalla luce fioca, non lo estinguerà” (Isa. 42:3; Matt. 12:20). Il modo di parlare di Gesù incoraggiava coloro che erano come una canna schiacciata o come il lucignolo di una lampada a olio che sta per spegnersi. Predicò un messaggio di speranza per “fasciare quelli che hanno il cuore rotto” (Isa. 61:1). Invitò coloro che erano “affaticati e oppressi” ad andare da lui, garantendo che avrebbero ‘trovato ristoro’ (Matt. 11:28-30). Assicurò ai suoi seguaci che Dio ha tenera cura di ciascuno dei Suoi adoratori, inclusi i “piccoli”, cioè quelli che potrebbero sembrare insignificanti dal punto di vista del mondo (Matt. 18:12-14; Luca 12:6, 7). Cosa impariamo su Geova dai capitoli in programma questa settimana? *** w16 maggio p. 20 par. 11 La Bibbia sta ancora cambiando la nostra vita? *** 11 Quando ci soffermiamo a riflettere sull’universo ci rendiamo conto di quanto Geova sia potente. Per esempio, il sole trasforma in energia 5 milioni di tonnellate di materia al secondo. Solo una piccola quantità di questa energia attraversa l’atmosfera, eppure è sufficiente a fornire il calore e la luce necessari alla vita sulla terra (Sal. 74:16; Isa. 40:26). Geova è felice di dare ai suoi servitori umani potenza in misura adeguata quando ne hanno bisogno (Isa. 40:29). Perciò potrebbe anche dar loro la forza necessaria per vincere ogni debolezza senza che debbano faticare o imparare dai propri errori. Quali punti di questi capitoli possiamo usare nel ministero di campo? *** w15 1/1 pp. 4-5 Il Regno di Dio: Un governo senza corruzione *** IL POTERE PROBLEMA: I governi umani sono finanziati dai cittadini, generalmente attraverso un sistema di tassazione. Questo flusso di denaro induce alcuni amministratori al furto, e altri ad accettare tangenti da cittadini che chiedono di pagare meno tasse. Così si innesca un circolo vizioso: il governo aumenta le tasse per sopperire alle perdite e questo a sua volta genera ancor più corruzione. In un sistema simile, i cittadini onesti sono quelli che ne risentono maggiormente. SOLUZIONE: Il Regno di Dio riceve il potere dall’Iddio Onnipotente, Geova (Rivelazione 11:15). Non ha bisogno di tassare i cittadini per finanziare la realizzazione dei suoi programmi. Sono la straordinaria potenza di Dio e la sua incondizionata generosità a permettere a questo Regno di provvedere in modo più che abbondante a tutte le necessità dei suoi sudditi (Isaia 40:26; Salmo 145:16). Isaia-38-42.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 34-37 Isa 35:8 — Cos’era la “Via della Santita” e chi poteva percorrerla? (w08 15/5 26 par. 4; 27 par. 1) Geova predisse che il suo popolo esiliato in Babilonia sarebbe tornato in patria. La profezia sulla restaurazione assicurava: “Certamente ci sarà una strada maestra, sì, una via; e sarà chiamata la Via della Santità”. (Isa. 35:8a) Queste parole mostrano che Geova creò le condizioni perché gli ebrei tornassero a casa e assicurò loro che li avrebbe protetti lungo il viaggio. Gli ebrei che nel 537 a.E.V. fecero ritorno in patria dovevano soddisfare un importante requisito. Riguardo a coloro che sarebbero stati idonei per camminare nella “Via della Santità”, Isaia 35:8b diceva: “Non vi passerà l’impuro. E sarà per chi cammina nella via, e in essa non erreranno gli stolti”. Dato che gli ebrei tornavano a Gerusalemme per ristabilire la pura adorazione, non ci sarebbe stato posto per chi aveva motivi egoistici, non rispettava le cose sacre o era spiritualmente impuro. Dovevano attenersi alle alte norme morali di Geova. Da quelli che oggi desiderano essere approvati da Dio si richiede la stessa cosa. Devono perseguire “la santità nel timore di Dio”. (2 Cor. 7:1) Perciò da quali pratiche impure dobbiamo stare lontani? Isa 36:2, 3, 22 — In che senso Sebna fu d’esempio nell’accettare la disciplina? (w07 15/1 8 par. 6) 36:2, 3, 22. Benché Sebna fosse stato rimosso dall’incarico di economo, gli fu permesso di rimanere al servizio del re come segretario. (Isaia 22:15, 19) Se per qualche ragione ci viene tolto un incarico di responsabilità nell’organizzazione di Geova, non dovremmo continuare a servirlo in qualunque modo ci conceda? Isaia-34-37.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Gemme spirituali Isaia 29-33 Isa 30:21 — In quali modi Geova comunica con i suoi servitori? (w14 15/8 21 par. 2) 2 Oggi Geova ci guida per mezzo della Bibbia, del suo spirito santo e della congregazione (Atti 9:31; 15:28; 2 Tim. 3:16, 17). Le istruzioni che ci dà sono così chiare che è come se ‘i nostri propri orecchi udissero dietro a noi una parola dire: “Questa è la via. Camminate in essa”’ (Isa. 30:21). Anche Gesù ci trasmette la voce di Geova, dirigendo la congregazione attraverso “lo schiavo fedele e discreto” (Matt. 24:45). Dobbiamo prendere seriamente questa guida e queste istruzioni: il fatto che otterremo o meno la vita eterna dipende dall’ubbidienza che mostriamo (Ebr. 5:9). Isa 33:22 — Quando e come Geova divenne Giudice, Legislatore e Re per la nazione d’Israele? (w14 15/10 14 par. 4) 4 Il patto della Legge entrò in vigore presso il monte Sinai nel 1513 a.E.V. Per mezzo di questo patto l’antico Israele fu appartato come nazione eletta di Dio. Geova divenne così per quella nazione ‘Giudice, Legislatore e Re’ (Isa. 33:22). La storia di Israele mostra cosa accade quando le giuste norme di Dio vengono osservate oppure ignorate. Proibendo di sposarsi con i pagani e di partecipare a qualsiasi attività legata alla falsa adorazione, la Legge aveva l’obiettivo di proteggere la linea di discendenza di Abraamo dalla contaminazione (Eso. 20:4-6; 34:12-16). Cosa impariamo su Geova dai capitoli in programma questa settimana? *** w16 gennaio p. 13 par. 6 L’“indescrivibile dono gratuito” di Dio è una forza motivante *** 6 Il dono di Geova include anche la guarigione da tutte le nostre infermità, la trasformazione della terra in un paradiso e la risurrezione dei morti (Isa. 33:24; 35:5, 6; Giov. 5:28, 29). Il nostro cuore trabocca di amore per Geova e per il suo caro Figlio che ci hanno fatto questo “indescrivibile dono gratuito”. Cosa ci spinge a fare questo amore? Vediamo come l’amore di Dio ci motiva a (1) seguire attentamente le orme di Cristo Gesù, (2) esprimere amore nei confronti dei fratelli e (3) perdonare di cuore. Quali punti di questi capitoli possiamo usare nel ministero di campo? *** w16 aprile p. 21 par. 13 Perché dovremmo riunirci per adorare Dio? *** 13 Andando alle adunanze dimostriamo a Geova che desideriamo avvicinarci a lui e a suo Figlio. Alle adunanze il nostro grande Insegnante ci dà istruzioni tramite la sua Parola, la Bibbia (Isa. 30:20, 21). Anche chi non è Testimone e viene alle nostre adunanze può essere spinto a dire: “Dio è realmente fra voi” (1 Cor. 14:23-25). Geova benedice le adunanze con il suo spirito santo e guida attivamente il programma di insegnamento basato sulla Bibbia. Per questo motivo possiamo dire che alle adunanze ascoltiamo la voce di Geova e percepiamo chiaramente il suo amore e la sua cura. Di conseguenza ci avviciniamo a lui. Isaia-29-33.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Pr 24:16 — In che modo questo proverbio ci incoraggia a perseverare nella corsa per la vita? (w13 15/3 4-5 parr. 5-8) 5 Forse vi sarà capitato di usare i verbi “inciampare” e “cadere” come sinonimi per descrivere la condizione spirituale di una persona. Questi verbi nella Bibbia possono avere lo stesso significato, ma non è sempre così. Per fare un esempio, Proverbi 24:16 dice: “Il giusto può cadere pure sette volte, e certamente si leverà; ma i malvagi li farà inciampare la calamità”. 6 Geova non permetterà che quelli che confidano pienamente in lui ‘inciampino’ o vadano incontro a una caduta — un serio problema o una battuta d’arresto in senso spirituale — dalla quale non sarebbero in grado di risollevarsi. Possiamo star certi che egli ci aiuterà ad “alzarci” così da tornare a dargli il nostro meglio. Questo è di grande conforto per tutti coloro che amano Geova dal profondo del cuore. I malvagi non hanno lo stesso desiderio di rialzarsi; non cercano l’aiuto dello spirito santo di Dio né dei suoi servitori, oppure lo rifiutano quando viene offerto loro. Per quelli che ‘amano la legge di Geova’, invece, non esiste pietra d’inciampo che possa eliminarli definitivamente dalla corsa per la vita. (Leggi Salmo 119:165.) 7 Alcuni commettono, anche ripetutamente, peccati non gravi a causa di qualche debolezza. Ma Geova non smette di considerarli giusti se ogni volta ‘si rialzano’, …… Pr 24:27— Cosa ci insegna questo proverbio? (w09 15/10 12 par. 1) Dando consigli a un giovane, lo scrittore di Proverbi dichiara: “Prepara il tuo lavoro fuori, e approntatelo nel campo. Poi devi anche edificare la tua casa”. Cosa mette in evidenza questo proverbio ispirato? Che un uomo deve prepararsi adeguatamente prima di sposarsi e avere figli, riconoscendo che un tale impegno comporta delle responsabilità. Proverbi-22-26.pdf
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Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) Pr 15:15 — Come possiamo essere piu gioiosi? (g 11/13 16) Avete anche voi “un banchetto continuo”? “Tutti i giorni dell’afflitto sono cattivi; ma chi è buono di cuore ha un banchetto continuo” (Proverbi 15:15) COSA significano queste parole? Descrivono la condizione mentale ed emotiva di una persona. L’“afflitto” indugia sulle cose negative, e questo rende “cattivi”, o cupi, i suoi giorni. Per contro, “chi è buono di cuore” cerca di concentrarsi sulle cose positive: un modo di pensare che produce gioia interiore, paragonabile al vivere “un banchetto continuo”. Tutti noi affrontiamo problemi che potrebbero privarci in una certa misura della felicità. Ma ci sono alcune cose che possiamo fare per mantenere la gioia anche nei momenti difficili. Vediamo cosa dice la Bibbia. Non permettiamo all’ansia per il domani di abbatterci nel presente. Gesù Cristo disse: “Non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena” (Matteo 6:34, Parola del Signore). Proviamo a concentrarci sulle cose positive che ci sono successe. Quando ci sentiamo giù, può essere utile fare una lista di queste cose e rifletterci sopra. Inoltre, è meglio non soffermarsi sugli errori del passato. Facciamone tesoro e andiamo avanti. Cerchiamo di essere come un autista che ogni tanto guarda lo specchietto retrovisore ma non lo fissa per tutto il tempo. Ricordiamo anche che “presso [Dio] c’è il vero perdono” (Salmo 130:4). Quando l’ansia ci opprime, dovremmo fare affidamento su qualcuno che sa tirarci su. “L’ansiosa cura […] farà chinare [il nostro cuore], ma la parola buona è ciò che lo fa rallegrare”, dice Proverbi 12:25. Questa “parola buona” può venire da un familiare o un amico fidato, qualcuno che non è cinico o pessimista ma che “ama in ogni tempo” (Proverbi 17:17)……. Proverbi-12-16.pdf