Geova: a Padova sono riusciti a operare senza sangue un paziente "inoperabile" per tutti!

[El Bibliotecario]

Un intervento chirurgico, con un rischio di mortalità molto elevato, effettuato senza trasfusioni di sangue. È quanto sono riusciti a fare i membri dell’équipe del reparto di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera di Padova, guidati dal professor Gino Gerosa, direttore del centro. Sono oltre 5mila, sull’intero territorio italiano, i medici che collaborano con i Testimoni di Geova e che hanno scelto di curare qualsiasi persona maggiorenne senza utilizzare il sangue durante la terapia. Come il T.d.Geova ha raccontato una volta ripresosi, “la mia più grande paura non è mai stata quella di morire, ma di essere definito inoperabile e dover tornare a casa ad aspettare la morte senza poter fare alcun tipo di tentativo”. Sono moltissimi gli interventi che vengono effettuati seguendo il Pmb (Patient blood management), il protocollo del ministero della Salute che, dal 2015, secondo le linee guida dell’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità), impegna i medici a non utilizzare sangue o emocomponenti nelle operazioni chirurgiche. Questo per noi rappresenta, oltre che un principio da rispettare dal punto di vista strettamente religioso, anche una garanzia di prevenzione di eventuali malattie che si potrebbero contrarre in sede di trasfusione.