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La morte cancella davvero i peccati?


Israeli Bar Avaddhon

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Riferendosi a quelle città che non avrebbero ascoltato il messaggio, Gesù disse che nel Giorno del Giudizio sarebbe stato più sopportabile per Sodoma e Gomorra che per loro – Matteo 10:14, 15; Matteo 11:20-24

Prima di dire che egli utilizzò un'iperbole proviamo a riflettere su un'altra scrittura.

Matteo 12:36 dice “Io vi dico che di ogni parola non profittevole che gli uomini avranno detto renderanno conto nel Giorno del Giudizio”.
Se leggiamo soltanto quello che c’è scritto senza cercare interpretazioni articolate, si capisce bene che “avranno detto” è al passato, riferendosi ovviamente a ciò che è stato detto in questa vita e non a quello che avrebbero potuto dire in futuro (infatti Gesù sta condannando i farisei che hanno appena asserito che Egli scacci i demoni per mezzo di Beelzebub).
Riflettiamo su un'ultima scrittura.
In 2 Timoteo 4:14 l'apostolo Paolo disse "Alessandro il ramaio mi ha recato molti mali — Geova gli renderà secondo le sue opere".
Geova gli avrebbe reso secondo le sue opere quando?
Prima della sua morte, cioè nel primo secolo?
Geova forse intervenne per punire tutti i persecutori dei cristiani nel primo secolo?
Non è forse chiaro che l’apostolo Paolo sta dicendo che Geova avrebbe ricordato le opere di questo Alessandro nel giorno del Giudizio?

La domanda fondamentale è dunque la seguente:

Siamo sicuri che quando l'apostolo Paolo disse le parole riportate in Romani 6:7 intendesse dire quello che crediamo di aver capito?

 

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